Andrea Faldella

Club Operations Manager at The Els Club Dubai

Tre temi importanti da affrontare per percorrere la direzione del cambiamento nella gestione dei circoli che vorranno essere finanziariamente sostenibili in futuro.

Si tratta spesso di temi già dibattuti decine di volte tra gli addetti ai lavori e non solo, ma sono anche – e spesso – temi abbandonati perché, un po’ a tutti, uscire dalla propria “comfort zone”, mette paura.

Poco tempo fa mi sono ritrovato a conversare con Giovanni Malcotti (GM a Castelconturbia) con il quale ho discusso dei temi che fortunatamente iniziano a trovare spazio, anche in Italia, nei circoli più all’avanguardia, come la gestione digitale dei Teetime, l’analisi dei flussi e il concetto di Dynamic Pricing.

Abbiamo convenuto sul fatto che la situazione attuale, seppure forzata da fattori e situazioni esterne, può rappresentare un’opportunità di innovazione per i circoli che possono affrontare – questa volta con più coraggio rispetto al passato – il cambiamento per sopravvivere.

Ho lavorato in Italia al Royal Park per sei anni fino al 2015, dove ho avuto la fortuna di confrontarmi con un approccio di chiaro stampo corporate, ma è la mia attuale esperienza all’estero, precisamente a Dubai per la società americana Troon Golf, che mi ha definitivamente aperto le porte ad una competenza gestionale a 360° e proiettato nel futuro delle operations.

Efficienza, innovazione e tecnologia, come si combinano questi concetti?

Innanzitutto, bisogna considerare che per un circolo di golf i Teetimes rappresentano il focus principale ed il denominatore per calcolarne la redditività.

Essere efficienti consiste nel misurare differenti variabili che permettono di capire esattamente come gestire il flusso di giocatori e potenzialmente aggiungere disponibilità al fine di accontentare più soci o semplicemente per aumentare i ricavi da Green Fees.

Innovare significa utilizzare strumenti che possano migliorare la velocità di gioco o il controllo della stessa, andando ad aumentare l’accumulo di dati da parte del circolo ma anche, e soprattutto, offrire una migliore customer experience al golfista di turno.

Infine, la tecnologia.  Naturalmente molti dati possono essere estratti da complessi file excel e dalle informazioni raccolte manualmente dallo starter, dal marshal o dal caddie master…ma la realtà è che la disponibilità dei dati (e l’analisi degli stessi), per essere efficacemente produttiva, dovrebbe realizzarsi in tempo reale. Quanto può aiutare sapere che il giorno successivo avremmo potuto aggiungere 8 giocatori in più rispetto alle previsioni senza creare rallentamenti? E quanto avrei incrementato le mie revenue se quegli stessi giocatori avessero rappresentato un incasso medio di 50 euro per persona?

Proviamo a moltiplicare quel piccolo incasso per venti settimane all’anno ed avremo un’idea di come l’efficienza derivata da un uso attento ed un approccio moderno alla tecnologia, possa creare effetti positivi sul bilancio.

Si tratta di un piccolissimo esempio di cosa voglia dire analizzare, misurare e prendere decisioni su dati reali e non supposizioni. Al The Els Club Dubai (solo per offrire un esempio) con 18 buche a disposizione siamo in grado di gestire 43,000 tee times annuali (circa 22,000 round di Soci e 21,000 di Green Fees).

Tutto questo senza entrare nel merito di temi ben più complessi come l’utilizzo del Dynamic Pricing, che meritano un proprio spazio di discussione.

Un percorso da iniziare

Come tanti ho sempre sostenuto che il mondo del golf fosse antiquato, ed effettivamente lo è in molti aspetti. Non bisogna reinventare la ruota, ma semplicemente prendere spunto da quelle industrie che sono più avanzate, come per esempio il mondo alberghiero o le compagnie aeree.

Il mio grande vantaggio è che facendo parte di Troon Golf, ho beneficiato di 30 anni di esperienza nel settore, di procedure testate e ri-testate, spesso migliorate di anno in anno, che hanno reso il mio processo di crescita molto più semplice. Ma le stesse procedure possono essere applicate anche in realtà diverse e meno organizzate di Dubai o degli Stati Uniti, semplicemente attivandosi per renderle operative ed efficaci in funzione delle proprie specificità e regole interne.

Sono sicuro che con piccole attenzioni, molti circoli in Italia potrebbero intraprendere la giusta strada per migliorare la gestione dei Teetime ed allo stesso tempo scoprire come massimizzare quella che è una fonte importante per i ricavi del circolo.

By Andrea Faldella

Nato e cresciuto nel mondo del golf grazie alla passione della mia famiglia, ho successivamente intrapreso la carriera manageriale completando il corso per Direttori alla Scuola Nazionale di Golf e successivamente tramite la Club Manager Association of Europe, dove ho raggiunto la certificazione internazionale di CCM (Certified Club Manager). Dal 2015 mi sono trasferito a Dubai dove ho iniziato a lavorare per Troon Golf, la piu’ grande società di gestione di campi da golf al mondo (circa 500 al momento) ed in continua crescita in Europa, Middle East ed in Asia. Oggi ricopro il ruolo di Club Operations Manager al The Els Club di Dubai.

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