I numeri di Emilia Romagna Golf lo confermano

Il turismo sportivo e in particolare quello legato al golf è cresciuto negli ultimi anni come segmento di nicchia con grande potenziale. Non solo attira visitatori in nel mix delle eccellenze territoriali come gastronomia, natura, benessere e cultura, ma si dice presenti caratteristiche molto utili per le destinazioni turistiche favorendo un flusso distribuito in periodi diversi dall’alta stagione, portando con sé una spesa pro-capite notevolmente più elevata rispetto al turista medio. I turisti golfisti, spesso di età avanzata, non sono vincolati esclusivamente al periodo estivo per le loro vacanze ma cercano condizioni climatiche favorevoli e green accessibili. Ciò significa che le stagioni intermedie (primavera, autunno) diventano molto appetibili per le destinazioni con campi da golf di buona qualità.

Con un turismo concentrato solo in estate, molti operatori — hotel, ristoranti, strutture ricreative — fanno affidamento su pochi mesi di flusso per coprire i costi annuali. L’arrivo di golfisti in stagioni meno affollate, consente di distribuire entrate e occupazione in modo più omogeneo nell’arco dell’anno. L’esempio della Spagna e del Portogallo evidenzia come il turismo golfistico generi entrate nelle stagioni “di spalla” supportando l’economia locale, nei momenti di minore presenza di turisti, che altrimenti soffrirebbe nei periodi di bassa stagione. Inoltre, il golf spesso attira accompagnatori e visitatori interessati anche al patrimonio culturale, gastronomico, naturalistico, altri turismi che possono “amplificare” le esperienze locali anche al di fuori dei periodi classici di vacanza.

Esistono tantissimi esempi che confermano che i golfisti spendono significativamente di più del turista medio. In Marocco è stato riscontrato che un turista golfista spende fino a tre volte di più rispetto a un turista leisure ed anche in Irlanda, secondo un report di Fáilte Ireland, è stato confermato che il “golf tourist” spende mediamente circa tre volte quanto spende il turista medio. La spesa dei golfisti non si concentra solo sul green‐fee o sull’uso del campo ma è distribuita su alloggio (spesso in strutture di categoria superiore), trasporti (spesso voli, e trasferimenti interni), ristorazione di qualità, shopping, attività culturali, benessere e gastronomia.

La situazione in Emilia Romagna

Vediamo, esaminando i dati delle prenotazioni golfistiche di Emilia Romagna Golf, se queste affermazioni corrispondono a verità.

La media di notti a persona fatte registrare dai turisti golfisti di Emilia Romagna Golf è stata di 4,47 mentre la permanenza media dei turisti stranieri in Emilia-Romagna è stata di 3,44 notti. Il golfista è rimasto in Regione il 30% in più del turista medio.

Per i turisti golfisti di Emilia Romagna Golf la spesa media giornaliera a persona per l’albergo è stata di circa 100 Euro mentre la spesa media pro-capite giornaliera per l’alloggio dei turisti stranieri in Emilia-Romagna è stata di 63 Euro al giorno. Il golfista ha speso per l’albergo il 59% in più al giorno rispetto al turista medio.

La spesa totale a persona per l’albergo è stata di circa 450 Euro mentre la spesa media totale a persona dei turisti stranieri in Emilia-Romagna è stata di circa 220 Euro. Il golfista ha speso per l’albergo il 105% in più del turista medio.

La spesa media a persona per una vacanza golf in Emilia-Romagna è stata di 760 Euro mentre la spesa media dei turisti stranieri in Emilia-Romagna è stata di circa 310 Euro. Il golfista ha speso in totale  per la vacanza il 145% in più del turista medio.

La spesa media giornaliera a persona per una vacanza golf in Emilia-Romagna è stata di 170 Euro mentre la spesa media giornaliera per le vacanze dei turisti stranieri in Emilia-Romagna è stata di circa 90 Euro al giorno. Il golfista ha speso al giorno per la vacanza l’89% in più del turista medio.

Infine nelle vacanze golfistiche dei turisti stranieri in Emilia-Romagna le spese per il golf rappresentano il 23%, le spese per l’alloggio sono il 59% mentre il rimanente 18% viene speso per le altre attività durante la vacanza. Questo ultimo dato incoraggia a dire che i campi da golf incassano soltanto il 20-25% di quanto viene speso dai turisti stranieri in una vacanza di golf e che non devono essere i soli campi da golf a sobbarcarsi gli oneri della promozione fatta per attirare i turisti stranieri.

Passando alla stagionalità delle presenze dei golfisti stranieri di Emilia Romagna Golf si può notare come Aprile, con il 27% delle prenotazioni e Settembre, con 21% delle prenotazioni siano i due mesi in cui i golfisti preferiscono venire in questa Regione a giocare a golf. Nei mesi di luglio ed agosto soltanto il 4% dei turisti golfisti stranieri di Emilia Romagna Golf hanno chiesto di giocare nella nostra Regione.

Esaminando invece i dati regionali si può notare come il 42% delle prenotazioni di stranieri in Emilia-Romagna siano nei mesi di Luglio ed Agosto mentre in Aprile e Settembre, che sono i mesi più frequentati per i golfisti, arriva soltanto il 18% delle prenotazioni totali.

Risulta quindi confermato che il turismo golfistico straniero contribuisce a destagionalizzare gli arrivi turistici favorendo una maggiore occupazione alberghiera nei mesi attualmente leggermente più “scarsi”.

Il turismo golfistico si conferma quindi risorsa molto preziosa per le destinazioni che vogliono allungare la stagione turistica, ridurre i picchi stagionali ed ottenere flussi più costanti durante tutto l’anno. Dai dati analizzati viene anche confermato che il turismo golfistico aumenta la spesa media per turista, grazie a profili di turista con reddito medio ‐ alto e con esigenze elevate in termini di qualità e complementi all’esperienza.

By Maurizio de Vito Piscicelli

Export Manager, per oltre un decennio, in una multinazionale attiva nella commercializzazione di bevande alcoliche e non alcoliche. Il golf è nel mio DNA avendo fatto parte del Consiglio Direttivo del Golf Club Bologna di cui sono stato anche Presidente della Commissione Sportiva. Dal 1992 al 1996 sono stato eletto Presidente del Comitato Provinciale di Bologna per la Federazione Italiana Golf per conto della quale ho seguito la nascita e la promozione di nuovi impianti golfistici nella Provincia di Bologna. Dal 1996 svolgo attività di consulenza per il settore del golf.

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