Da qualche tempo vediamo proliferare proposte di software per la gestione dei tee time e per la vendita online tramite OSA (Online Sales Agency) specializzate nel golf. Non parleremo qui di soluzioni e prodotti ma l’intenzione è quella di analizzare le condizioni, le implicazioni ed i processi sostanziali che riguardano un innovazione di questo tipo.

Si tratta di un nuovo approccio gestionale che i Golf Manager stanno valutando con qualche timore per le implicazioni che questi strumenti, molto in uso nei settori dell’hotellerie, dei vettori e di altri comparti, comportano nei processi di prenotazione del tee time.

Per questo motivo nel nostro settore, i vari programmi di gestione, faticano ancora a trovare una propria dimensione.

Software che implicano procedure ed approcci verso la gestione dei tee time con una forte dose di innovazione, che scardinano le vecchie regole di gestione ed il sistema di partenze non prenotate di cui i soci hanno sempre goduto. Privilegi che ormai non hanno più motivo di esistere e che risultano ingestibili da parte dei Golf Manager, sopratutto alla luce delle esigenze, sempre più manifeste, di integrare i magri ricavi con green fees di giocatori esterni e turisti.

Per queste problematiche che diventano sempre più sentite, non esiste un’equazione che risolva d’incanto come integrare le esigenze dei soci con quelle di bilancio. Non si tratta neanche di eliminare i diritti dei soci tout court, ma di regolamentare progressivamente le prenotazioni sopratutto nei giorni festivi quando i tee time sembrano essere insufficienti per far giocare soci ed ospiti.

Le domande fondamentali

In realtà spesso accade che la disorganizzazione porti a percezioni distorte sull’occupazione dei tee time, abbiamo la sensazione del pienone ma quante volte ciò accade davvero? E’ necessario porsi delle domande per capire meglio. I miei soci hanno prenotato tutti un tee time? Abbiamo fatto un analisi delle occupazioni nette? Abbiamo valutato quanti tee time pensavamo fossero occupati ed invece erano solo “virtualmente” prenotati? Ci siamo preoccupati di analizzare i no show dei nostri soci?

Queste domande ci aiutano a prendere consapevolezza che governare il nostro tee sheet è un esercizio fondamentale per incrementare i ricavi da green fees. Solo così avremo gettato le basi per poter creare spazi di vendita per i giocatori esterni.

L’obiettivo di ogni Golf Manager, deve essere quello di occupare il più possibile il proprio tee sheet ed il motivo è molto semplice, ogni tee time lasciato vuoto sono soldi persi!

Il Revenue Management

Lo stock di tee time, corrisponde ad uno stock vendibile di green fees, un po’ come le camere di un hotel che vengono messe in vendita e gestite tramite software specifici chiamati PMS (Property Management System) che anziché avere tee time hanno posti letto ma il criterio di gestione è sempre lo stesso ed affonda le sue radici nei meccanismi di Revenue Management dove, di base, vengono condivise le stesse regole che si vendano camere, posti in aereo o tee time.

L’esigenza di razionalizzare le partenze, meccanizzare le prenotazioni, soddisfare le esigenze dei soci ed incrementare i ricavi da green fees sono quindi buoni motivi per prendere in considerazione l’utilizzo di un software specifico.

Avremo così gettato le basi per una nuova gestione, più consapevole e che ci porterà ad una visione diversa del problema, considerando i tee time come l’unico vero denominatore dal quale far discendere le strategie di occupazione.

Governando il denominatore ed utilizzando le regole base del Revenue Management perché di questo si tratta, occuperemo ogni tee time disponibile migliorando, di conseguenza, i ricavi da green fees.

By Giovanni Malcotti

Inizialmente affascinato dal mondo Retail ho lavorato come consulente per Poste Italiane, Alitalia, Omnitel, Telecom, Stream ed infine in Domino Research. Poi ho scoperto il turismo, prima da avventuriero e dal 2004 è diventato il mio mantra, il mio lavoro. Ho avuto la fortuna di ricoprire ruoli manageriali in Adamello SKI, Blu Hotels, DMO di Enti pubblici. A queste esperienze ho aggiunto la passione per il golf che si è trasformata nel mio lavoro. Amo l'Italia incondizionatamente, metto tutto insieme e cerco di condividere queste competenze nel mio settore.

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