Nel panorama competitivo del settore golfistico, l’adozione di strategie di revenue management si sta rivelando sempre più cruciale per massimizzare la redditività. I golf club, analogamente ad altri settori come quello alberghiero e aereo, possiedono caratteristiche intrinseche che li rendono particolarmente adatti all’applicazione di tali principi. Tra queste caratteristiche spiccano la capacità limitata, rappresentata dal numero finito di tee times disponibili, una domanda che, sebbene variabile a seconda di fattori stagionali, meteorologici e di eventi, presenta schemi generalmente prevedibili, e un inventario deperibile, poiché un tee time non venduto rappresenta una perdita di ricavo irrecuperabile.
Storicamente, l’industria del golf ha mostrato una certa lentezza nell’adottare approcci strategici al revenue management rispetto a settori come quello alberghiero e aereo. Tuttavia, la crescente consapevolezza del potenziale di ottimizzazione dei ricavi sta portando a un cambiamento di mentalità. L’attenzione si sta spostando dalla semplice occupazione dei tee times all’ottimizzazione del ricavo generato da ogni singola fascia oraria disponibile. L’aumento di popolarità del golf, evidenziato da una crescita significativa nel numero di round giocati negli anni recenti, presenta sia opportunità che sfide per il revenue management. Una maggiore domanda può certamente giustificare l’implementazione di strategie di prezzo più dinamiche, ma richiede anche una gestione oculata per evitare di alienare quei clienti più sensibili al prezzo. È fondamentale trovare un equilibrio tra la massimizzazione dei ricavi durante i periodi di alta domanda e il mantenimento dell’accessibilità e della fedeltà della clientela.
Il confronto con i settori alberghiero e aereo mette in luce un divario di maturità nelle pratiche di revenue management all’interno del settore golfistico. Questo suggerisce una notevole opportunità per i golf club di adottare strategie e tecnologie collaudate per migliorare significativamente le proprie performance finanziarie. Le aziende leader nel settore alberghiero e aereo utilizzano da tempo sistemi sofisticati di revenue management. Il settore golfistico condivide caratteristiche fondamentali con questi settori, come l’inventario deperibile e la capacità fissa. Pertanto, il trasferimento di strategie e tecnologie di successo può portare a sostanziali aumenti di ricavo per i golf club, come dimostrato dai risultati ottenuti da aziende specializzate nel revenue management per il golf.
La natura deperibile dei tee times, sottolineata in diverse analisi, evidenzia la necessità critica di una gestione proattiva e dinamica. Un tee time invenduto rappresenta una perdita di ricavo che non può essere recuperata. Proprio come un posto su un aereo una volta decollato, un tee time trascorso senza essere prenotato svanisce come opportunità di guadagno. Un revenue management efficace mira a minimizzare l’inventario invenduto attraverso strategie di prezzo mirate e attività di generazione della domanda. Per implementare strategie di prezzo efficaci, è fondamentale comprendere a fondo i modelli di domanda (stagionalità, giorni feriali vs. fine settimana, orari di punta vs. orari meno richiesti), la stagionalità, l’impatto delle condizioni meteorologiche e i prezzi praticati dalla concorrenza. Questi fattori sono i principali motori che influenzano la domanda e l’elasticità del prezzo dei tee times, e costituiscono la base per decisioni di prezzo strategiche.
La filosofia dei “cinque diritti” del revenue management sottolinea la natura poliedrica di questa disciplina. Non si tratta unicamente di fissare il prezzo giusto, ma anche di sviluppare il prodotto giusto (creando esperienze golfistiche diversificate), di implementare un marketing efficace e di utilizzare i canali di vendita appropriati. Oltre ai tradizionali round da 18 o 9 buche, i golf club possono offrire esperienze uniche e pacchetti personalizzati. Comprendere le esigenze e le preferenze dei clienti è fondamentale per adattare l’offerta a diversi segmenti di mercato e raggiungere il pubblico target attraverso i canali più appropriati, come le piattaforme online, le interazioni dirette e i marketplace specializzati.
In questo contesto il ruolo del Golf Manager è cruciale per massimizzare la redditività del club attraverso una serie di responsabilità chiave. Tra queste, spicca lo sviluppo e l’implementazione di strategie di prezzo efficaci, che spesso includono modelli di dynamic pricing. Questo richiede una profonda comprensione del mercato, della concorrenza e dei fattori che influenzano la domanda. L’ottimizzazione della gestione del tee sheet e dell’inventario è un’altra responsabilità fondamentale che comporta la gestione efficiente della disponibilità dei tee times per garantire la massima utilizzazione e generazione di ricavi. Il Golf Manager moderno deve essere in grado di prevedere la domanda e analizzare i modelli di prenotazione per prendere decisioni informate sull’allocazione dei tee times ed ottenere il massimo beneficio dalle attività di revenue management.
Non molto tempo fa, eppure sembra un’era geologica ormai, i penpals rappresentavano un legame speciale.…
Per impostare una corretta strategia tariffaria Definire una check list di attività di inizio stagione…
Il golf italiano si prepara ad affrontare le elezioni del prossimo 3 Febbraio che rappresenteranno…
Il Revenue Management è una scienza che richiede competenza ed applicazione costante dei suoi principi…
Italia, prove tecniche di Destinazione Si è conclusa da qualche giorno la 26ª edizione dell’International…
Il golf italiano è arrivato ad un bivio. Già qualche tempo addietro l'amico Maurizio de…
This website uses cookies.